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Aperti per lavori - Impressioni d'Africa

Data: da 03/02/18 a 29/03/21

Orario

Visitabile durante l'orario di apertura del museo

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Indirizzo

Indirizzo: Piazza Guglielmo Marconi, 8
Zona: Quartiere Europa EUR (Roma sud)
Presso la Sala Loria del Museo

Informazioni

Contatti

Descrizione

La mostra vuole raccontare, attraverso dipinti, sculture e oggetti d'artigianato, le peculiarità di una collezione ricca e particolarissima, sulla quale le vicende storiche e culturali seguite alla seconda guerra mondiale e alla fine del colonialismo, hanno calato un progressivo e prudente sipario. 

Le collezioni di quello che fu il Museo Italo-africano di Roma consistevano in un numero assai elevato di oggetti, tra cui diverse migliaia di carattere etnografico e centinaia di carattere militare ed economico, testimonianze della storia italiana in Africa, delle conquiste, dei rapporti con le popolazioni locali, delle produzioni agricole e artigianali preesistenti alle conquiste coloniali e poi inglobate nell’economia nazionale. A testimonianza della contemporanea presenza in Africa settentrionale di importanti campagne di scavo archeologico italiane, parte cospicua della mostra è dedicata alla documentazione delle rovine di Leptis Magna, presentate attraverso il prezioso plastico realizzato all’inizio degli anni Trenta direttamente sul sito archeologico libico e accompagnate da fotografie d’epoca, incisioni e dipinti che raccontano le vicende relative allo scavo e la grande suggestione che scaturì dalla scoperta dell’antica città romana.

Questa scelta di materiali viene presentata per la prima volta al pubblico dopo l’acquisizione al Museo delle Civiltà della Collezione che fino a qualche anno fa apparteneva all’IsMEO - Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente. Il contesto e l’allestimento in cui oggi essa viene proposta al pubblico è certo quello più adatto a farne scoprire e comprendere pienamente l’interesse artistico e tutta la valenza storica e antropologica.

Ognuna delle opere esposte costituisce una documentazione insostituibile di un’epoca e di un pensiero sull’Africa che, nonostante il tempo trascorso, riesce a restituire il fascino di un’esperienza condivisa da moltissimi artisti tra ‘800 e ‘900, dagli ottocentisti orientalisti come Pompeo Mariani, Augusto Valli, Giorgio Oprandi, Giuseppe Valeri ai più realistici pittori di Colonia, animati dal desiderio di raccontare il quotidiano di quelle terre e di quei popoli senza il velo poetico dei primi, come Eduardo Ximenes, Teodoro Wolf Ferrari, Mario Ridola, Giuseppe Rondini, Milo Corso Malverna.

Data di ultima verifica: 03/02/21 14:49
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