060608


Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina

Tipologia: Museo comunale, Museo storico

Indirizzo

Indirizzo: Largo di Porta San Pancrazio
Zona: Quartiere Gianicolense (Roma ovest)

Contatti

Telefono: 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)
Prenotazione telefonica: 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)

Orario

Dal martedì al venerdì ore 10.00-14.00
Sabato e domenica ore 10.00-18.00
24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00

1° gennaio 2024 11.00-16.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura

Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura
Lunedì, 1 maggio,25 dicembre

Per aggiornamenti e le modalità di visita consultare il >sito ufficiale

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Il museo è dotato di ascensore accessibile ai disabili

Informazioni

> Ingresso gratuito, il museo è uno degli 8 Musei in Comune gratuiti

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Condizioni di accesso
All'interno del museo è ammesso l'utilizzo dei passeggini  

MIC card
la Card che con 5 euro permette di entrare gratuitamente per 12 mesi nei Musei Civici

Eventi di oggi

Descrizione

Il 17 marzo 2011, al termine di un ampio intervento di recupero e valorizzazione, è stato riaperto il complesso monumentale di Porta San Pancrazio e inaugurato il Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina che entra a far parte del Sistema Musei Civici di Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali, gestito da Zètema Progetto Cultura.

Il nuovo museo approfondisce - con documenti storici, opere d’arte, materiali multimediali e didattici - la storia, i luoghi e i personaggi di quel momento fondamentale del nostro Risorgimento che fu la Repubblica Romana del 1849, raccontandone la breve, ma significativa, esperienza fino al suo tragico epilogo consumatosi proprio sul Gianicolo in prossimità della porta stessa. Oltre ad essere di per sé evocativa dei fatti per la sua storia e collocazione, la struttura di Porta San Pancrazio diventa, così, un punto privilegiato di lettura dell’area storico-monumentale del Gianicolo.

Gli interventi di recupero e valorizzazione dell’edificio sono stati finanziati dalla Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e condotti dall’area progettazione di Zètema Progetto Cultura in collaborazione con Studio Next Urban Solution sotto la supervisione della Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale. I lavori hanno avuto l’obiettivo principale di recuperare l’edificio in ragione dei nuovi allestimenti multimediali del museo, pur mantenendo invariate le caratteristiche architettoniche e storiche del monumento.

Gli interventi hanno, inoltre, riguardato, oltre alla pulitura delle facciate esterne e dei due prospetti interni, l’ampliamento della zona di rispetto esterna in modo da consentire la sosta dei visitatori ed evitare il passaggio troppo ravvicinato delle automobili. L’allestimento curato da Studio Next Urban Solution con un forte accento innovativo e multimediale, si sviluppa attraverso l’installazione di tecnologie all’avanguardia quali touch-screen, schermi al plasma per proiezioni video e simulazioni di scene di battaglia.

Il percorso espositivo si snoda lungo i quattro piani dell’edificio raccontando ambiente per ambiente le vicende storiche della Repubblica Romana e della tradizione garibaldina.
Busti, dipinti, incisioni e cimeli garibaldini, oltre a plastici e ad un ricchissimo apparato multimediale, guidano il visitatore alla scoperta dei luoghi, delle date e dei principali protagonisti dei fatti di quegli anni di grande fermento politico. Sala dopo sala è così possibile ricostruire l’evoluzione degli eventi che portarono, dai moti europei del 1848 passando per la fase liberale di Pio IX, alla fuga del pontefice a Gaeta e alla proclamazione della Repubblica Romana sino al suo drammatico epilogo nel luglio 1849, a conclusione dei durissimi scontri che videro le truppe romane opporsi alle soverchianti forze dell’esercito francese accorse in aiuto del Papa.

I momenti salienti della vita della Repubblica Romana sono rievocati attraverso incisioni e bandi storici dell’epoca mentre i protagonisti rivivono attraverso una raccolta iconografica di dipinti e stampe, oltre a video interattivi; gli eroi ricordati nelle erme del Gianicolo sono invece raccontati attraverso una postazione in cui, come in un album fotografico virtuale, è possibile ripercorrere le loro storie.

Il salone al secondo piano è l’ambiente più grande e significativo del complesso. In un video di forte impatto emotivo, sovrastante il plastico con la battaglia del 30 aprile, scorrono le immagini dell’assedio con cui i Francesi strinsero la città tra la primavera e l’estate del 1849, mentre un’animazione che parte dalle foto e dal grande panorama dipinto dal belga Léon Philippet, dà la suggestione della battaglia del 1849 vista da Villa Savorelli (l’attuale Villa Aurelia), il quartier generale di Garibaldi.

Il panorama si compone di 12 tele - conservate presso la Città di Seraing in Belgio – che, posizionate una accanto all'altra, danno il senso di un’immersione totale, a 360 gradi, nello spazio. Dalla parte opposta della sala è collocato invece il plastico del Gianicolo sul quale, con modalità interattive, vengono visualizzati i luoghi significativi e ripercorse cronologicamente le fasi salienti dell’assedio della città, mentre sulla parete sovrastante sono proiettate le immagini che documentano i tragici eventi di quei giorni.

Le ultime sale sono dedicate in modo particolare ad alcuni dei principali protagonisti che persero la vita durante la difesa della Repubblica Romana (come Luciano Manara e Goffredo Mameli per ricordare solo i più noti) e alla Costituzione della Repubblica Romana, testo di straordinaria modernità emanato con grande fierezza in Campidoglio quando ormai le truppe francesi erano entrate in città. Il percorso di visita prosegue, poi, nell’altro corpo dell’edificio dove, attraverso divise, cimeli, dipinti, armi e ricordi fotografici, è mostrata la continuità di vita della tradizione garibaldina che, gloriosamente partecipe alla difesa della Repubblica, fu protagonista anche di molta storia del XX secolo.

Il progetto è stato ideato dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, dall’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano - Museo Centrale del Risorgimento di Roma, con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (ANVRG), che ha la sua sede nell’edificio, della Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma e del Comitato Gianicolo.

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