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Museo dell'Idraulica - Polo museale Sapienza

Tipologia: Museo scientifico

Indirizzo

Indirizzo: Via Eudossiana, 20
Zona: Rione Monti (Colosseo-S.Giovanni-S.Maria Maggiore) (Roma centro)
Nel Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale

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Orario

Per gli orari e le modalità di visita consultare il sito ufficiale.

Informazioni

Modalità di partecipazione: Prenotazione obbligatoria

Prenotazione

» Obbligatoria

Descrizione

L’idraulica è stata una delle discipline portanti della prima scuola di ingegneria istituita a Roma nel 1817 da Pio VII.

L’attuale laboratorio di idraulica, costruito ed attrezzato negli anni ’30, ha ripreso la lunga tradizione della scuola romana ed è sempre stato dotato di attrezzature d’avanguardia. Tra le attrezzature che sono state ordinate nel museo di Idraulica possiamo ricordare: -strumenti per la misura di velocità dell’acqua in laboratorio ed in campo; -strumenti per le misure di livello e pressione; -attrezzi di falegnameria ed officina meccanica utilizzati per la realizzazione di modelli idraulici; -strumentazione elettrica ed elettronica da collegare con la strumentazione idraulica ; -cineprese e macchine fotografiche utilizzate per le riprese dei flussi.

L’idraulica romana affonda le sue origini in oltre duemila anni di storia; infatti all’epoca repubblicana (312 a.C.) risale la costruzione del primo acquedotto da parte di Appio Claudio Crasso. Si calcola che nel periodo dell’impero giungessero a Roma complessivamente circa 13.000 litri di acqua al secondo, che equivalgono a oltre un milione di metri cubi al giorno; una quantità enorme per una popolazione che nel periodo fra il IV sec. a.C. ed il II sec. d.C. era cresciuta fino ad oltre un milione di abitanti. Quest’acqua era destinata ad usi tanto di carattere collettivo quanto ornamentale. Gran parte delle notizie che abbiamo sugli acquedotti romani le dobbiamo a Sesto Giulio Frontino, "curator aquarum" durante il regno di Nerva (intorno al 90-100 d.C.). Da Frontino sappiamo i percorsi degli acquedotti, i nomi dei costruttori, l'acqua trasportata, l'ubicazione delle sorgenti, il tipo di struttura muraria ed ogni altro tipo di informazione correlata con la realizzazione di queste opere.

Solo a Roma, l'acqua era fornita da undici acquedotti: Appio, Anio Vetus, Acqua Marcia, Acqua Tepula, Acqua Giulia, Acqua Vergine, Alsietino, Claudio, Anio Novus, Traiano, Alessandrino. Alcuni acquedotti di Roma antica continuarono ad essere utilizzati, pur se in rovina, durante il medio evo, e furono rimessi in servizio dai papi in epoca rinascimentale. In questo periodo la scuola di Roma ebbe tra i suoi allievi due tra gli idraulici più illustri: Benedetto Castelli ed Evangelista Torricelli; furono realizzati altri acquedotti (Felice, Acqua Paola, Acqua Vergine, Pia Acqua Marcia), e la città fu dotata di splendide fontane.

Negli anni trenta del ‘900, contestualmente alla trasformazione della Scuola degli Ingegneri (istituita da Pio VII nel 1817) in Facoltà di Ingegneria della Sapienza Università di Roma e alla costruzione della città universitaria, vennero effettuati ampliamenti della sede di San Pietro in Vincoli. Il più rilevante di tali ampliamenti fu la realizzazione dell’Istituto di Idraulica con annesso laboratorio sotto la supervisione del Professor Luciano Conti. Alla fine del secolo scorso, in occasione di una radicale ristrutturazione del laboratorio è emersa una consistente quantità di strumenti scientifici da tempo non utilizzati. Tra essi ricordiamo:
cronografi del XIX secolo; elica con sistema di posizionamento per determinare la scala di deflusso del Tevere dopo la costruzione dei Muraglioni; stereoautografo del XIX secolo; modello di radio dei primi anni del secolo scorso probabilmente appartenuta a Guglielmo Marconi; telegrafi del XIX secolo.

La collezione comprende oltre 305 strumenti ed apparecchiature varie facenti capo a differenti settori dell’Ingegneria: Idraulica (105 strumenti), Chimica (7 strumenti), Elettronica (140 strumenti), Fisica (2 strumenti), Meccanica (66 strumenti), Geomatica (32 strumenti).

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